martedì 28 febbraio 2012

Petto d'anatra al pompelmo....

Lo scorso fine settimana mi sono cimentata, per la prima volta, a cucinare il petto d'anatra. Era da molto tempo che mi frullava per la zucca di provare approcciarmi a  questa carne particolarissima e per niente semplice da preparare. Soprattutto per chi, come me, non si diletta di frequente a confrontarsi con ingredienti del mondo animale...Poca carne nella mia dieta...ma non per particolari scelte, semplicemente perché non ritengo indispensabile consumarne...come dire, il mio corpo non ne sente il bisogno. Anche perché credo che sia veramente difficile trovare carne di buona qualità, priva di additivi che ne migliorino le caratteristiche. Ricordo delle pantagrueliche grigliate, che caratterizzavano ogni fine settimana estivo. Mio padre, abile conoscitore di spiedi e griglie, era in grado di farci correre tutti come i topolini dietro al formaggio: dal pollo, alle costine di maiale, ad ogni altro genere di carne, aveva l'abilità di cucinare tutto alla perfezione. Poi abbiamo traslocato e la possibilità di poter grigliare all'aperto è svanita....ci siamo dovuti accontentare di griglia elettrica e, ahimè, di una qualità sempre più discutibile della materia prima. Comunque torniamo al mio incontro-scontro con l'anatra....

Pizza, altra variazione sul tema... per il 100° post: ancora ultra rapida

Eccomi qua, a scegliere la ricetta da pubblicare per il mio 100° post. E dato che lo spirito di questo blog è sempre stato quello di voler coinvolgere altre persone che, come me, non hanno mai abbastanza tempo da dedicare alla passione per la gastronomia, rimango coerente con la mia scelta iniziale. Come molti di voi, prediligo la cucina della tradizione mediterranea, ma non disdegno sperimentazioni di altro genere. Ritengo che ogni tradizione culinaria abbia delle particolarità uniche e delle peculiarità inimitabili e da rispettare. Ma la completezza della gastronomia italiana, sviluppata a 360° intorno ad un universo di materie prime infinito, vario, salutare, ci consente di poter dare spazio alla fantasia e ad assecondare minuziosamente i palati più esigenti e bizzarri. Quindi, ecco il mio ennesimo esperimento legato alla pizza, portabandiera dei nostri sapori a livello planetario. Stavolta non tenendo fede alla lievitazione naturale, ma, venendo incontro alla necessità dei più impegnati, sempre in lotta col tempo, che scorre, scorre.....e a fine giornata...che si mangia???????

domenica 26 febbraio 2012

Broccoli saporiti con semi di zucca e nocciole

Dopo il Carnevale e le follie gastronomiche, incentrate su frittelle, krapfen e divagazioni gastronomiche prettamente ipercaloriche, ecco una ricettina veloce, nello spirito del blog, ma saporita e molto, molto particolare. Protagonista il broccolo, simpatico vegetale, che ad Arianna ricorda un rigoglioso albero verde, composto e scomposto in tanti piccoli alberelli. E non è facile far sì che la simpatia che suscita da crudo si trasformi in altrettanta voglia di mangiarlo dopo cotto. In primis perché è verde e non riesco proprio a comprendere il motivo per cui questo colore, a livello sensoriale, incuta tanta avversione nei confronti degli infanti. Questo è un periodo in cui ad Arianna non posso permettermi di proporre vegetali che non siano arancioni o, al limite, rossi.....Quindi, ben vengano carote, pomodori, peperoni rossi o gialli, ma guai a proporre qualsiasi cosa sia verde...in tutte le sue sfumature.....E come fare? Tentare di rendere appetibili i broccoli, contornandoli con "accessori" sfiziosi o in qualche modo interessanti...Ecco cosa ho architettato:


venerdì 24 febbraio 2012

Pane con la ricotta

 Altra settimana volata via: oggi sembrava primavera. Una coccinella è venuta a salutarmi ed una libellula ha deciso di sostare su una  tapparella nella stanza di Arianna per la notte. Il sole oggi aveva un non so che di quasi-estivo, esortava a scrollarsi di dosso il torpore invernale ed ogni desiderio di letargo. Il risveglio, finalmente la natura tornerà a farsi notare con colori che non siano grigi o marroncini.....Tutto rinascerà, come per incanto, e si rinnoverà il ciclo della vita. Non sembra anche a voi di poter tornare a respirare? Quindi ho pensato di proporvi una semplice ricetta, dell'alimento più immancabile e fondamentale delle nostre tavole: il pane. Ho già sperimentato diversi procedimenti, escludendo l'ultilizzo del lievito madre self-made, causa scarsità di tempo...Questo pane vi piacerà: racchiude in sé fragranza, morbidezza, delicatezza....ed il rinnovarsi millenario della vita di tutti noi.....oggi, come allora....

giovedì 23 febbraio 2012

I krapfen al forno....

Carnevale è passato, ma non è passata la voglia di dolcezza e morbidezza. Scusate la divagazione, ma sto guardando un film, interpretato da Robert de Niro. Lasciatemelo dire: è un grande, grandissimo attore, forse il migliore, secondo me. E sapete perchè? Dal suo volto trasuda umanità, emozione, l'essere ogni personaggio interpretato. Totalmente e senza compromessi. Punto, fine della parentesi. Ora, tornando ai krapfen, qui li chiamano Faschingskrapfen, o meglio i krapfen di Carnevale. Sono i classici bomboloni e si distinguono dai Krapfen tradizionali, che sono più simili alle chiacchiere di Carnevale, o crostoli, che dir si voglia. Ma sono ripieni di marmellata, generalmente di papavero o crema di marroni, o albiccocche, insomma, dei deliziosi e golosissimi fagottini fritti, che fanno parte della tradizione gastronomica contadina dell'Alto Adige. Chi mi legge sa che non amo le classiche fritture, non perché non le apprezzi, anzi, ma più banalmente perché trovo poco pratico friggere e non gradisco molto l'odore di fritto che si intrufola ovunque. Quindi ho tentato e ritentato di riprodurre i Faschingskrapfen nella versione al forno...e non è stato facile. Non ho ancora raggiunto il risultato sperato, ma sono sulla buona strada. Il segreto sta nei tempi di lievitazione, che non possono essere né troppo brevi, né troppo prolungati....Solo sperimentando sarà possibile trovare la combinazione perfetta. Vediamo se gradite questi:

lunedì 20 febbraio 2012

Non dimentichiamoci di loro....

Poche parole, bando all'ipocrisia e cerchiamo di portare avanti l'iniziativa, affinchè i risultati siano tangibili entro tempi brevi. Un ringraziamento speciale alla promotrice di quest'impresa, Patrizia, che con perseveranza ha portato avanti un percorso non facile e molto impegnativo. Parlo a mio nome, ma credo di rispecchiare il pensiero di tutti coloro che hanno accolto il tuo accorato appello: sono veramente orgogliosa di averti dato, anche solo virtualmente, una mano, dato che mi/ci hai condotta là dove le parole contano quanto un soffio di vento, mentre la terra, quella che sporca le mani, alimenta radici, dà la vita al nutrimento che ci sostenta quotidianamente, ci costringe alla fatica, quella vera e tangibile: dà un senso alle nostre azioni. Non smettiamo di darci da fare...E' nato il frutto del nostro simbolico impegno:
Vedi
Mi raccomando: contribuite numerosi a rendere colossali i risultati di un impegno sincero. Ridiamo il sorriso ai bimbi. Il vero tesoro del mondo.

Capesante saltate con purè al timo

Buona sera a tutti. Forse non lo avevo ancora detto, ma non amo molto dover postare la sera...è l'unico momento della giornata in cui ho la possibilità di riprendere fiato e rilassarmi veramente, dopo una giornata vissuta tutta d'un fiato. Proprio qualche giorno fa dicevo ad una cara amica che a volte mi sembra decisamente improduttivo continuare a lamentarsi di tutto. Credo sia una pericolosissima perdita di tempo, che ci allontana subdolamente e inconsapevolmente dai nostri obiettivi. Quindi, nonostante stanchezza, stress, malumore o altro, credo che la cosa migliore da fare sia rimboccarsi le maniche e focalizzare l'attenzione su piccole e grandi cose da portare a termine e, semplicemente, farle. Anche con quel pizzico di leggerezza in più, che non guasta.....Dopo questa divagazione, torno alla partenza e vi espongo una ricetta ispiratami da Gordon Ramsay, che ho leggermente rivisitato, senza allontanarmi troppo dall'originale. Il risultato ci è piaciuto molto e credo che riproporrò questo piatto molto presto alle mie cavie preferite!!! Sto parlando di una coppia di amici (del cuore) di lunga data, con figli annessi!!! Ecco qua:

domenica 19 febbraio 2012

Ciambellone ricco agli agrumi

Dopo qualche giorno di pausa, rieccomi nel mio angolino dedicato ai piaceri del palato. Non so se capita anche a voi, ma ho il brutto vizio di preparare pietanze, fotografarle e rimandare il post a momenti di assoluta  tranquillità per riuscire a realizzarlo in tutta calma. Per poi accorgermi di non aver preso nota degli ingredienti utilizzati, soprattutto dei dosaggi....E' un po' come quando mi rendo conto di non aver ancora imparato, dopo anni e anni di passaggi quasi quotidiani al supermercato, i prezzi di un litro di latte o un chilo di zucchero....Insomma, posso dirvi, in tutta onestà, di non essere esattamente una mente calcolatrice. Nonostante il mio "mestiere"  da circa da un paio di decenni mi porti a stretto, strettissimo contatto con cifre e pareggi di bilancio, io non sono per niente in confidenza con certe abitudini legate ad un metodo tipico nella gestione del mio quotidiano. Sarà anche per questo che nella mia vita la noia e la ripetitività non riescono proprio a trovare alloggio....Detto questo, vi comunico ufficialmente che prossimamente, soprattutto a causa di un periodo in cui non riuscirò a far lavorare a dovere la fantasia, data la scarsità di tempo a disposizione, mi dedicherò, culinariamente parlando, a realizzare qualche ricettina estratta o ispirata dai vari volumi e volumetti che si aggirano nella mia cucina. Anche perchè, detto fra noi, che senso ha acquistare libri e riviste a tema, senza poi tentare di realizzarne almeno in parte i contenuti? Quindi, le prossime ricette saranno realizzate con questo spirito, ovvero, quello di dare forma a ciò che, fra letture varie, mi ispirerà maggiormente, senza costringermi a stare ore e ore dietro ai fornelli....Ora: spero di ricordare le giuste dosi....


domenica 12 febbraio 2012

Un cuore di mele per San Valentino....e non solo

Buona domenica a tutti. Dopo qualche giorno di pausa, causa superlavoro, superraffreddore e super-bisogno-di-riposo....rieccomi qui. Con un piccolo, dolce pensiero per un San Valentino delicato e dal gusto classico. E una piccola parentesi. L'altro ieri mi è capitato di incontrare una persona che ha dovuto scontrarsi con le sofferenze della vita che, presto o tardi, ognuno di noi deve, suo malgrado, affrontare. La malattia, una parola e uno stato esistenziale che, nonostante l'età, il carattere, le aspettative o la condizione sociale, travolge allo stesso modo e con estrema imparzialità. Non volendomi dilungare su questo argomento, che ritengo non sia dibattibile in questa sede e, per lo meno, non per me, per rispetto nei confronti di chi lo vive, direttamente e non,  rivolgo il mio pensiero e il mio affetto a colui che spero di tornare a veder sorridere presto. E con lui tutti coloro che si trovano nella medesima condizione. Questo perché San Valentino non sia un momento meramente commerciale, mediatico o strettamente legato all'amore di coppia, ma in senso più universale all'amore ed al rispetto per la vita.
E un pensiero a mia nonna.


Questo il contributo di Arianna: la mia Stella......

domenica 5 febbraio 2012

Empanadas con burrata e melanzane allo zafferano...e contest

Ecco, sono rimasta contagiata dalla febbre dei contest!! Sarà che lo zafferano ha un colore ed un profumo irresistibili, sarà che ho amato a prima vista questa spezia meravigliosa, che ho deciso di lasciarmi travolgere dall'onda del contest colors-food. E non è stato così semplice partorire questa ricetta. A dirla tutta è stata molto istintiva, ma non poco azzardata. Come ben saprete, sono veramente posseduta dalla mania di reinventare un po' tutto. Quindi devo anche fare i conti con l'eventualità di fallire miseramente. Ma è quando arrivano pareri positivi, ancor meglio da chi si presta come cavia, che tutto assume nuove forme. Colorate appunto. In questo caso ho deciso di fondere più tradizioni gastronomiche: l'empanada ha note origini argentine, lo zafferano ha radici in Asia, ma è molto diffuso anche nel Mediterraneo, la burrata è notoriamente pugliese e le melanzane mediterranee al 100%. In tutto questo, come vedrete, ci stanno anche pomodori, basilico, ricotta, sesamo e tanta, tanta voglia di mettersi in gioco!! Quindi, io mi butto e vediamo quale sarà il mio destino!!!


Hamburgher di vitello con pomodorini e patatine: altro che cibo spazzatura!!!

Ieri sera ideona: Stefano, il mio compagno, nonché papà di Arianna, si è fatto prendere da quella strana voglia. Avete capito, quella voglia che potrebbe inesorabilmente spingerti sull'orlo della soglia di un fast food. Senza fare nomi, la più nota catena esistente al mondo....Eh no! Io, dura e inflessibile, altro che generali, non cedo. Mi rifiuto categoricamente di addentare e trangugiare una di quelle cose lì, definite veramente appetibili e ambite da qualsiasi essere umano al di sotto dei 20 anni. Come mai? Perché, tanto per dirne una, ritengo che quegli hamburgher, non so come facciano, ma sanno di tutto, tranne che di carne. Eppure, dicono, si tratti di carne selezionatissima, sceltissima e sicurissima. ??? Il mio scetticismo permane. E il formaggio? Che dire: quel colorino giallo ocra mi inquieta a dir poco....senza calcolare che quelle rare volte che si è trovato, per sbaglio, nella mia bocca, si è appiccicato come colla ad ogni fessura tra dente e dente...Immaginate l'imbarazzo ad un primo appuntamento da adolescente....dover stare a bocca chiusa dopo un allegro pasto al fast food. Per carità, non voglio fare la bacchettona, né la rompiscatole, che si lamenta sempre per tutto. Ma la mia personale esperienza non ha mai visto il mio stomaco rallegrarsi per una sortita in quei ristoranti "veloci" tanto amati oltreoceano e non solo. Onde evitare una querela di massa da parte dei ristoratori di questo settore, vado oltre e torno alla cena di ieri sera. Complice la proposta indecente di Ste, vuoi che ogni tanto ci si deve pur nutrire di proteine animali...(?!), abbiamo deciso di preparare degli hamburgher casalinghi, avvalendoci però dei consigli di Gordon Ramsay per la preparazione. Ste si è messo all'opera ed ha "confezionato" e cucinato la carne e i pomodorini, io ho preparato le patatine, inserendo una variante (e ti pareva....)......

sabato 4 febbraio 2012

Calamarata al profumo di pepe rosa

Nuovo esperimento, fra vento a raffiche fortissime e gelide e un mal di testa sintomatico di questo tempo bizzarro. Un formato di pasta molto interessante, di quelli che non utilizzi spesso, ma che quando diventano protagonisti di un pasto, lo fanno alla grande. Formato speciale, grano duro di prima qualità, lavorazione ad hoc, per garantire una ruvidità di livello, che riesce a catturare ogni singola molecola del condimento. Appunto, ma che condimento non usuale utilizzare? I più tradizionalisti avrebbero prediletto sicuramente un avvolgente ragout, oppure la selvaggina...io ho voluto osare, come al solito: fortunatamente è andata bene, stando ai commenti positivi dei miei quotidiani commensali.Ingredienti un po'azzardati, perché no, se si è propensi alla novità, creata fondamentalmente con sapori già noti, che, fusi, danno vita a qualcosa di innovativo e proiettato in una nuova dimensione....


mercoledì 1 febbraio 2012

Delizia al cioccolato e pere...vietata se siete a dieta!!!

Ma buona sera miei cari! Vi chiederete come mai tanto buonumore...ebbene, devo introdurre una delle ragioni di vita per una quantità infinita di esseri umani. Cosa? Beh, semplice: il cioccolato!!! E quando un bimbo, ancora in fasce, ne scopre l'infinità golosità, sarebbe disposto a rinunciare a qualsiasi cosa per averne, anche al suo cartone animato preferito!! Volete sapere quale potrebbe essere la sorpresa più gradita dal vostro nipotino o dal figlioletto della vostra migliore amica dai due anni in poi? Ma come, non lo sapete????? Certo, l'ovetto con la sorpresa dentro. Quello per cui, ognuno di noi, non negatelo, ha fatto una serie incalcolabile di capricci da quando ne scoprì l'esistenza....Quante volte avete snocciolato frasi del tipo "ma mamma, non è solo cioccolato, ma tanto latte!!!!", dopo che mamma e papà ve ne avevano categoricamente vietato il consumo, perché troppo fa male? Ed ora, le stesse identiche frasi (credo che gli spot pubblicitari siano cambiati un bel po' rispetto a ....enta.....anta.....anni fa...o no???) le sentite a ripetizione dai vostri figli, dai vostri nipoti e da qualsiasi bimbo innocentemente innamorato del cioccolato. Non ci crederete, ma quando, un giorno di qualche settimana fa, sono andata a prendere Arianna alla scuola dell'infanzia (ndr asilo ai nostri tempi.....), pensavo di farle cosa gradita dicendole: "Amore, a casa c'è una sorpresa!" E lei già aveva gli occhi ripieni, sì, di cioccolato, e quando ha visto solo la corona d'Avvento, è scoppiata in lacrime....E l'ovetto dov'è??????....Insomma, come negare che sia effettivamente un elisir di felicità e buonumore? Farebbe tornare il sorriso anche al più arcigno conservatore fissato con salute e benessere. Che poi, chi, peggio per lui, aveva messo in giro la voce che facesse male alla salute, ha dovuto darsi alla fuga dopo le smentite dalle più autorevoli ricerche di luminari della scienza, che affermano, inconfutabilmente, che il cioccolato, aiuta a vivere meglio (e le bilance pesapersone ti rovinano....)!! Sul serio, a meno che non se ne consumi mezzo chilo al giorno......Non sono una gran divoratrice di cioccolata, ma in inverno, ebbene sì, quando ho bisogno di riscaldare il cuore, solo questa divina sostanza è in grado di farmi tornare il sorriso, dalla testa ai piedi!!! Fondente, al latte, bianco, aromatizzato, ripieno, ce n'è per tutti i gusti, per tutte le età, con involucri accattivanti, slogan divertenti e testimonial celeberrimi....Ragazzi, non c'è storia. Il cioccolato è in assoluto il protagonista indiscusso di colazioni, merende, feste e ricorrenze di tutti. Ed è proprio durante le festività che in casa ci si ritrova improvvisamente circondati da ogni genere di prodotto a base di cioccolato. Tutto si fa e tutto si inventa con questa fantastica materia prima.....e quando, alla fine della fiera, ci si ritrova con quantitativi industriali di cioccolato da finire, ecco che nasce il dubbio. Quale goloso dolce posso tentare di imbastire, senza fare danni???? Eccolo qui, pensato e sfornato. Ditemi voi che ne pensate: