domenica 30 settembre 2012

Blinis con fichi



Buona domenica a tutti. Il mio fine settimana è forzatamente dedicato al riposo, causa malanni di stagione, con cui molti credo stiano facendo i conti...Quindi niente ricette particolari o particolarmente pesanti negli ultimi due giorni. Vi propongo questa ricetta che ho trovato su una rivista specializzata in tematiche biologiche, che ho trovato molto particolare. In effetti il risultato lo è stato, forse fin troppo per certi gusti, ma credo che sia una valida alternativa al solito antipasto, diciamo che il modo giusto per definirlo sia: innovativo.   Ogni tanto mi capita di riflettere su quanto leggo, qua e là, nei vostri blog e devo dire che sono piacevolmente sorpresa dal sentimento riposto nei vostri post. E' molto toccante scoprire che molte di voi utilizzino il blog non solo per esporre abilità gastronomiche ed esperienze culinarie, ma soprattutto per mettere in evidenza emozioni e sentimenti legati alla vita quotidiana. Ed ecco che storie di mamme, donne in carriera, nuove nascite, viaggi ed altri eventi, più o meno lieti, a volte anche molto dolorosi, diventano protagoniste, rendendo la mera ricetta una semplice cornice, una pennellata di colore, nel mare della vita. Bene, ora passo alla ricetta e vi auguro un buon inizio settimana:

lunedì 24 settembre 2012

Crumble autunnale...per salutare l'estate


Come avrete ben capito, la sera è la parte della giornata in cui riesco a fare un salto qui. E questa sera è con dolcezza e semplicità che vorrei salutarvi. Questa ricetta, come la maggior parte di ciò che trovate in questo blog, è nata molto spontaneamente, sintetizzando le idee radunate qua e là e mettendole in pratica....senza peraltro essere mai certa del risultato finale. Ma mi pare di aver sentito da qualche parte che spesso i risultati migliori siano frutto dell'istinto che si riesce a proiettare costruttivamente in ciò che si crea. Quindi capita che in giornate non particolarmente fortunate non si riesca ad azzeccarne una....Io confido sempre in salvataggi in calcio d'angolo e credo che, anche nel peggiore dei casi, sia sempre possibile recuperare anche l'irrecuperabile....basta volerlo....sembra banale, ma è così. Proprio ieri mi è capitato di sentir lamentele sul fatto che ormai, soprattutto dalle nostre parti, non sia quasi possibile riuscire a mangiare decentemente senza dilapidare delle vere fortune....Pensandoci bene, vorrei esprimere il mio punto di vista, rivolgendomi principalmente ai ristoratori, che mi perdonino, è realmente così: credo che non sia necessario sforzarsi per proporre pietanze strabilianti, a prezzi sconvolgenti, con risultati spesso tanto incomprensibili, quanto poco commestibili. Semplicemente sarebbe auspicabile tentare di fare un passo indietro, per capire che, anche fuori casa, i nostri  rispettabili stomaci gradirebbero sentirsi a casa....non so se mi spiego: massimo risultato con il minimo mezzo. Per intenderci: non serve il caviale più costoso al mondo se non si è in grado di comprenderne la ricercatezza. Inutile voler parlare lingue esotiche, se, a malapena, si conosce la propria lingua. Con questo intendo che una sapiente selezione della materia prima, qualsiasi essa sia,  può permettere di raggiungere traguardi eccelsi, accompagnando il tutto con la giusta dose di passione e tanto altruismo nei confronti degli apparati digerenti altrui.......
Quanti di voi sono davvero stufi degli azzardi culinari definiti "fusion" e avrebbero voglia di poter tornare a mangiare uno spaghetto al pomodoro che sappia di spaghetto al pomodoro, cucinato ad arte e che non sia ormai tanto scontato da non meritare nemmeno un posto marginale nei menù dei ristoranti più in voga....ma solo nelle trattorie o nelle pizzerie....E poi: sapete che da queste parti le vere trattorie sono solo frutto di una fervida immaginazione? Esistono le osterie contadine.....ma l'offerta di questi locali si limita ai piatti della tradizione sudtirolese. Tanto di cappello, ma questo, ahimè, temo non sia sufficiente.....
Ecco il mio dolce saluto....

domenica 23 settembre 2012

Bruschettine al profumo di mare


Buona sera e ben ritrovati....dopo diversi mesi di assenza da questo "luogo" di perdizione gastronomica, rieccomi. Dopo aver dedicato molto tempo a famiglia, lavoro, vacanze, rinunciando al mio spazio virtuale, ho deciso di tornare. Complice l'autunno, tornato accompagnato da temperature meno torride e che predispongono a riaccendere forni e fornelli, ho ricominciato a produrre idee... e ricettine, senza peraltro aver smesso per tutti questi mesi di cucinare, per esigenze comprensibili. Avevo naturalmente tralasciato tutto ciò che comporta il nutrimento di un blog: piccoli pensieri d'accompagnamento alla ricetta, fotografie, scattate più o meno di fretta e connessioni internet spesso singhiozzanti e qualche volta perfino snervanti....(avete presente che significa imporre ad un portatile vetusto di ben 7 anni di lavorare rapidamente, senza farvi perdere la pazienza?). Tentando e sperando di non essere prolissa e di catturare comunque l'attenzione sul protagonista di questo microcosmo gustoso: il cibo.
Bene, detto questo e sperando di ritrovare il calore dimostrato sempre da chi mi segue, e non, passo alla sostanza, che conta senz'altro più di ogni parola.
Tentando di riportarvi idealmente ai profumi ed ai sapori delle vostre passate vacanze e sperando di lasciarvi comunque il desiderio di progettarne al più presto delle altre, magari al caldo, scappando dal grigiore invernale, ecco la mia velocissima ricettina:


Ingredienti:

4 fette di pane tipo "pugliese" (io ho utilizzato pane casareccio self-made)
15 pomodorini datterini
una ventina di olive taggiasche denocciolate
2 filetti di platessa freschi
1 spicchio d'aglio
prezzemolo q.b.
basilico q.b.
olio evo
sale
peperoncino in polvere