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giovedì 20 dicembre 2018

Gnocchi di patate con pomodorini confit, melanzane e crema di peperoni


L'inverno bussa alla porta, mentre melodie natalizie riecheggiano nell'aria, stemperando gli animi e annunciando gli imminenti giorni di festa. Ma musica e luci non bastano a soddisfare il bisogno di sfumature calde nelle giornate frenetiche che precedono il Natale. In questi giorni, giá abbondantemente rigidi, che richiamano sapori decisi e alimenti ad alto tasso calorico, amo ripensare all'estate passata, alla sua generositá. E di quanto, mai come quest'anno, i suoi frutti siano stati abbondanti, tanto a lungo, sulle nostre tavole. Grazie al gentile dono di Fruit24, associazione di produttori ortofrutticoli, porto la mia personale interpretazione del forte legame tra stagionalità e alimentazione equilibrata. Rovistando tra i ricordi di profumi e sapori, decido di realizzare un piatto semplice e gustoso, completo e colorato. Al tempo stesso con l'idea di dare il giusto senso di confortevolezza, tipico delle pietanze autunnali. E cos'altro meglio degli gnocchi potrebbe accompagnare degnamente questo trionfo di colori? Una realizzazione semplice, alla portata di tutti, dall'effetto avvolgente: proprio come un caldo abbraccio, efficace rimedio contro i primi freddi.

Ingredienti per 6 porzioni

domenica 19 novembre 2017

Verde oliva: un viaggio intorno all'olio

  

"Olio con sapiente arte spremuto
Dal puro frutto degli annosi olivi,
Che cantan -pace! …"

da "L'Olio" - Gabriele D’Annunzio
È citando questi versi che vi introduco in un mondo fatto di tradizione e sapienza. Grazie a un'opportunitá imperdibile regalataci da Aifb, sono stata invitata, con altre food blogger, a visitare l'azienda dei Fratelli Turri, a Cavaion Veronese. Qui, grazie all'ospitalitá di Laura Turri, che guida l'azienda insieme ai tre fratelli e ad un gruppo consolidato di collaboratori, ho avuto modo di conoscere più da vicino un prodotto di cui poco sappiamo. L'unica informazione che solitamente accomuna la totalitá dei consumatori é che l'olio extra vergine d'oliva sia, in assoluto, il migliore dei condimenti. Migliore per ragioni squisitamente salutistiche, perché lo dicono tutti: dal nutrizionista allo chef stellato, dalla massaia al medico di base. Vado a verificare e leggo che quest'olio é un concentrato di acidi grassi monoinsaturi (dal 55% all'85%), in minore quantitá di acidi grassi saturi (tra l'8% e il 22%) e in modesta quantitá di acidi grassi polinsaturi (tra il 6% e il 10%). È un grasso molto digeribile e ha una composizione nutrizionale che lo rende molto simile al latte materno. Ma quanti e quali siano gli extra vergine migliori o quali siano gli abbinamenti corretti a tavola, passando per la valutazione organolettica, nessuno se ne preoccupa piú di tanto. Non che sia un peccato, semplicemente un vuoto della nostra cultura alimentare, che troppo si basa sulle mode del momento e molto meno sulla conoscenza di ció che si consuma. È anche vero che la tendenza degli ultimi anni mostra un forte tentativo di sensibilizzare l'opinione comune sull'importanza della qualitá, piuttosto che sull'acquisto più conveniente. Proprio nel caso dell'olio extra vergine d'oliva riuscire a scegliere un prodotto con il giusto rapporto qualitá/prezzo si traduce in un vicolo cieco. L'offerta della grande distribuzione ci obbliga a sperimentare, guidati per lo piú dall'aspetto accattivante dell'imballo, molto piú spesso dall'offerta del momento, che alletta i piú attenti alla spesa senza indurre ad un interrogativo d'obbligo: perché un prezzo cosí basso? Le risposte potrebbero essere svariate, ma una su tutte dovrebbe prevalere: qualitá.


Sul Garda si è sempre prodotto olio, sin dall'antichitá. Un olio di qualitá, dolce e delicato, che nel Medioevo era un privilegio per pochi. Basti pensare che a quell'epoca un chilo d'olio valeva quanto un maiale. La cultivar prevalente in questa zona é la casaliva, o drizzar, appartenente alla varietá frantoio, diffusa anche in Toscana. Sono inoltre presenti le varietá leccino e pendolino. Quest'ultimo importantissimo, perché funge da impollinatore delle altre piante: le piante di olivo hanno fiori talmente piccoli, da non poter essere impollinate in modo tradizionale.


Per sviluppare un minimo senso critico é bastato ascoltare le parole di Laura Turri, che esaustivamente ci ha raccontato la storia di una famiglia che vive "intorno all'olio". Nel lontano 1951 papá Giancarlo decise di dare una svolta alla sua vita, rifiutando di vestire i panni di castaldo (amministratore di azienda agricola), come da tradizione di famiglia, intraprendendo una nuova avventura: la produzione olearia. La gelata del 1956, che mise in ginocchio i produttori toscani, fu un evento che permise all'azienda di proporsi a tutto il territorio italiano. E di lí a pochi anni, riuscí a portare l'olio del Garda anche sugli scaffali della grande distribuzione e a farlo conoscere  oltre frontiera. Ci racconta che proporre extra vergine d'oliva a consumatori stranieri non é cosa facile: l'approccio all'intensitá di un olio che esprime in tutto e per tutto il gusto deciso del frutto, richiede un'educazione in tal senso, ma non é un'impresa impossibile. La propensione o meno al consumo di un certo grasso dipende essenzialmente dalla collocazione geografica di un popolo. Quindi dal legame con il territorio e con la sua tradizione alimentare.


Prosegue precisando che produrre olio non é cosa facile: la redditivitá che ne deriva é piuttosto bassa, data l'entitá dei costi di produzione. Non si vive di solo olio da queste parti: con 400 piante, quelle che circondano l'azienda, non sarebbe possibile sopravvivere, quindi si produce olio per conto terzi e anche con olive di altre parti d'Italia. Inoltre elemento fondamentale é la ricerca continua, che assicuri un prodotto finito di qualitá superiore: in questo Giancarlo Turri é stato quasi un pioniere introducendo impianti a molitura continua, che sostituirono i frantoi a pressa. Questo per scongiurare il rischio di fermentazione generata da vari cicli di molitura, che avrebbe potuto compromettere la qualitá del prodotto e non preservare condizioni igieniche accettabili. 
Nel 1997 l'azienda ha ottenuto il riconoscimento della DOP dall'Unione Europea, che ha decretato l'unicitá di un olio tipico del territorio, prodotto seguendo il rigido disciplinare del Garda DOP, che ne garantisce la provenienza e la qualitá.


Qui si produce anche un olio extra vergine 100% italiano (Turri Classico), una linea di olio biologico (sin dal lontano 1989), un extra vergine non filtrato (Frescoliva), l'extra vergine Irreprensibile (olio a bassa aciditá) e l'extra vergine "Primizia del Fattore".
Per meglio comprendere quanto siamo distratti nella scelta di un olio, Laura Turri ci accompagna nel laboratorio di degustazione, invitandoci ad assaggiare tre varietá d'olio, alla cieca. La procedura richiede delle operazioni ben precise, nulla é lasciato al caso. Si utilizzano dei bicchierini di vetro ambrato o blu scuro, per non influenzare la valutazione dell'assaggiatore, a forma di tulipano. Si versa l'olio, si copre con un piattino di vetro, per limitare la dispersione degli aromi. Si tiene il bicchierino nel palmo della mano, per portare l'olio alla temperatura ideale di 28°, dopodiché si fa roteare brevemente l'olio al suo interno. E si procede all'assaggio. Anche per questo si deve rispettare un ordine: dapprima si annusa intensamente, soffermandosi sulla sensazione percepita, dopodiché si ingerisce una quantitá minima d'olio, distribuendola in tutta la bocca. Infine, con un'aspirazione piú decisa, si consente all'olio di diffondere completamente aromi e note caratteristiche in bocca, fino al naso. Alla fine di questa prova curiosa e sorprendente mi sento ancora piú confusa: sono sicura che per riuscire a scegliere un olio di buona qualitá, avró ancora molta strada da fare. Ma non mi perdo d'animo e proseguo curiosa in questa conoscenza. Apprendo che, tra un assaggio e l'altro, per pulire la bocca, si consuma una fettina di mela, oppure un pezzettino di pane. Ammiro molto chi é assaggiatore di professione: suppongo che si debba disporre di papille gustative sopraffini per cogliere le sfumature giuste di un nettare tanto complesso.



La visita prosegue all'interno del frantoio, dove rumore e  odore intenso  riempiono testa e naso di olive e macchine. All'interno della gramola una pasta dal colore poco invitante viene mescolata di continuo e, poco piú in lá, si sta compiendo il miracolo, che appare ai nostri occhi sottoforma di nettare verde. Una magia resa possibile dalla natura e dal suo indissolubile legame con l`uomo, che in questo caso ne agevola il compito di nutrice e lo porta a compimento.






Usciamo dal frantoio e ci incamminiamo fra gli olivi della tenuta: il silenzio é rotto solo dalle nostre voci. Al di lá della rete di recinzione il lago di Garda, da cui ci separa solo la strada e una leggera foschia che rende i contorni del paesaggio impalpabili. Le reti di raccolta sono adagiate ai piedi degli alberi, ad accogliere i frutti maturi, mentre qualche pero, sparso qua e lá, accenna a rifiorire. L'atmosfera é surreale e veniamo riportate alla realtá dall'annuncio che un rinfresco é pronto, per allietare i nostri palati. Un generoso buffet é giá stato allestito in prossimitá dei 27 olivi che accolgono gli avventori all'entrata. E i nostri occhi sono pronti a riconciliarci con quel leggero languorino, suscitato dalla curiositá di concretizzare l'idea dell'olio narrata dalla nostra gentile guida.


 Polenta con luccio, macedonia di verdure fresche, insalatina di legumi e pecorino e semplici crostini di pane, il tutto sontuosamente completato da un filo d'olio Garda DOP orientale: una poesia.
E si prosegue con un risotto alla zucca e amaretti e disossata di manzo con misticanza. Dopo  pranzo proseguiamo nella visita del museo di famiglia, in cui attrezzi e utensili dell'olivicoltura ci testimoniano l'antico legame con l'uomo. Un sodalizio cui non é possibile sottrarsi e che, nonostante la tecnologia e l'industrializzazione, parlerá sempre di sacrificio, duro lavoro e tanto cuore.
Nonostante le indiscutibili difficoltá che negli ultimi anni hanno minato la produzione olearia italiana, quest'azienda, come molte altre, non si dá per vinta. Lo Stato spesso si sottrae al proprio ruolo di sostenitore delle attivitá piú penalizzate da circostanze avverse, ma é proprio in questi frangenti che l'unitá e la volontá di non arrendersi spinge i piú temerari a proiettarsi nel futuro, mantenendo ben ferme le radici con il passato.


Come  sostiene l'esperto oleologo, scrittore e giornalista Luigi Caricato, che ben conosce la famiglia Turri: "Ritengo che i punti di forza dell'azienda siano l'unitá familiare, il buon legame con dipendenti e fornitori. Inoltre il lato umano, la correttezza e il rispetto delle regole e la convinzione della qualitá come valore. Penso e credo che nel Paese siano fondamentali i singoli talenti, quelli che si impongono, con fatica e drammi personali, spesso con risultati grandiosi."


Ed é proprio in occasione della Festa dell'Olio Nuovo, svoltasi il 12 novembre scorso a Cavaion Veronese, che la famiglia Turri ha aperto le porte di casa a tutti coloro che credono nel legame con la natura e nei valori umani, per celebrare il raccolto e la nuova produzione. In un convivio fatto di semplicitá, gioiosa condivisione e cose buone, tutti hanno potuto conoscere ed apprezzare dal vivo l'impegno e la determinazione di chi non vuole cedere il passo. Di chi crede fermamente nel proprio operato e lo svolge con serietá e abnegazione. E tutto ció si sintetizza in un prodotto di valore che dona consapevolezza.


E di semplicitá e gusto, parla questa prelibatezza, offertaci dopo il pranzo e preparata sotto i nostri occhi. Si tratta di un dolce di tradizione contadina, la Fogassa de Cavaion, focaccia dolce, recentemente insignita del marchio De.Co. (denominazione comunale d'origine), preparata rigorosamente con olio extra vergine d'oliva Dop del Garda orientale e cotta sulla gradela (griglia).



Ingredienti:

1 kg di farina OO
300 g di zucchero
300 ml di vino bianco (oppure latte)
300 ml di olio extra vergine Garda Dop orientale
1 bustina di lievito

buccia di 1 limone grattugiata
un pizzico di sale

Impasto a mano o con l'impastatrice gli ingredienti. Suddivido l'impasto in 5 parti, tutte di uguale peso. Stendo ogni parte con il mattarello, fino ad avere uno spessore di circa 1 cm. Faccio cuocere la fogassa sulla griglia (sulle braci) o su una griglia elettrica, per circa 10-15 minuti, girandola 2 o 3 volte.
Il profumo sprigionato da questo dolce lo rende irresistibile, soprattutto se ancora caldo.


 Grazie a Laura Turri e a tutta l'azienda per averci omaggiate di quest'esperienza.













lunedì 28 gennaio 2013

Grazie e contraccambio


Ringrazio Lyla del blog adessosimangia.blogspot.it/ per aver pensato anche a me e sono veramente onorata di girare questo riconoscimento per l'impegno profuso nei propri blog ad altrettante "colleghe".  Grazie ancora a chi mi sostiene in questo mio piccolo spazio e spero di leggervi sempre più numerosi! I destinatari di questo premio dovranno, a loro volta, girarlo ad altri 15 blogger.
Un bacione a tutti.
Ecco il mio personale elenco.
Patty del blog andantecongusto.blogspot.com/
Aria del blog www.ariaincucina.com/
Antonella del blog bastaunsoffiodivento.blogspot.com/
Elisa del blog www.bucciadilimone.it/
Fausta del blog caffecolcioccolato.blogspot.it/
Ombretta del blog dolcemeringa.blogspot.it/
Laura del blog www.essenzadivaniglia.com/ 
Cinzia del blog essenzaincucina.blogspot.it/
Alice del blog www.food-couture.com/
Mary del blog www.angolodidafneilgusto.com/
Ambra del blog gattoghiotto.blogspot.it/

Un bacione a tutti e a presto!

martedì 27 novembre 2012

Biolife 2012: dal 30 novembre al 2 dicembre a Bolzano

Fiera dell'eccellenza biologica regionale

9.30 - 18.30

30 novembre-02 dicembre

Fiera dell'eccellenza biologica regionale


                                                  


Questa sera niente ricetta: semplicemente un invito rivolto a tutti. Grandi e bambini, siete tutti invitati a partecipare alla Fiera del Bio che si terrà presso la Fiera di Bolzano dal 30 novembre al 2 dicembre. Sarà un'occasione per conoscere più da vicino produttori e rivenditori, per far conoscere anche a chi non sente particolare interesse verso tutto ciò che la natura semplicemente ci offre e ci concede di apprezzare. Potrebbe essere un motivo in più per organizzare un weekend fuori porta, dividendosi tra le aperture dei Mercatini di Natale e curiosare nei meandri di alimentazione "eco-compatibile" e non solo!! 
Credo che non ve ne pentirete!!
Buona notte!!

lunedì 20 febbraio 2012

Non dimentichiamoci di loro....

Poche parole, bando all'ipocrisia e cerchiamo di portare avanti l'iniziativa, affinchè i risultati siano tangibili entro tempi brevi. Un ringraziamento speciale alla promotrice di quest'impresa, Patrizia, che con perseveranza ha portato avanti un percorso non facile e molto impegnativo. Parlo a mio nome, ma credo di rispecchiare il pensiero di tutti coloro che hanno accolto il tuo accorato appello: sono veramente orgogliosa di averti dato, anche solo virtualmente, una mano, dato che mi/ci hai condotta là dove le parole contano quanto un soffio di vento, mentre la terra, quella che sporca le mani, alimenta radici, dà la vita al nutrimento che ci sostenta quotidianamente, ci costringe alla fatica, quella vera e tangibile: dà un senso alle nostre azioni. Non smettiamo di darci da fare...E' nato il frutto del nostro simbolico impegno:
Vedi
Mi raccomando: contribuite numerosi a rendere colossali i risultati di un impegno sincero. Ridiamo il sorriso ai bimbi. Il vero tesoro del mondo.

domenica 5 febbraio 2012

Empanadas con burrata e melanzane allo zafferano...e contest

Ecco, sono rimasta contagiata dalla febbre dei contest!! Sarà che lo zafferano ha un colore ed un profumo irresistibili, sarà che ho amato a prima vista questa spezia meravigliosa, che ho deciso di lasciarmi travolgere dall'onda del contest colors-food. E non è stato così semplice partorire questa ricetta. A dirla tutta è stata molto istintiva, ma non poco azzardata. Come ben saprete, sono veramente posseduta dalla mania di reinventare un po' tutto. Quindi devo anche fare i conti con l'eventualità di fallire miseramente. Ma è quando arrivano pareri positivi, ancor meglio da chi si presta come cavia, che tutto assume nuove forme. Colorate appunto. In questo caso ho deciso di fondere più tradizioni gastronomiche: l'empanada ha note origini argentine, lo zafferano ha radici in Asia, ma è molto diffuso anche nel Mediterraneo, la burrata è notoriamente pugliese e le melanzane mediterranee al 100%. In tutto questo, come vedrete, ci stanno anche pomodori, basilico, ricotta, sesamo e tanta, tanta voglia di mettersi in gioco!! Quindi, io mi butto e vediamo quale sarà il mio destino!!!


sabato 4 febbraio 2012

Calamarata al profumo di pepe rosa

Nuovo esperimento, fra vento a raffiche fortissime e gelide e un mal di testa sintomatico di questo tempo bizzarro. Un formato di pasta molto interessante, di quelli che non utilizzi spesso, ma che quando diventano protagonisti di un pasto, lo fanno alla grande. Formato speciale, grano duro di prima qualità, lavorazione ad hoc, per garantire una ruvidità di livello, che riesce a catturare ogni singola molecola del condimento. Appunto, ma che condimento non usuale utilizzare? I più tradizionalisti avrebbero prediletto sicuramente un avvolgente ragout, oppure la selvaggina...io ho voluto osare, come al solito: fortunatamente è andata bene, stando ai commenti positivi dei miei quotidiani commensali.Ingredienti un po'azzardati, perché no, se si è propensi alla novità, creata fondamentalmente con sapori già noti, che, fusi, danno vita a qualcosa di innovativo e proiettato in una nuova dimensione....


domenica 11 dicembre 2011

Ringrazio Francy e aderisco all'iniziativa!! I miei 7 post........

Anch'io, come Francy e molte altre sono una neofita dei blog: sono da queste parti da circa un paio di mesi e devo dire che sono molto soddisfatta di aver fatto una scelta di questo tipo. Molti mi dicono: ma chi te lo fa fare?  Ma come fai, tra lavoro e famiglia? In effetti l'impegno è notevole, ma sapere di far parte di una nuova famiglia, così numerosa, con cui peraltro poter condividere interessi che non siano necessariamente legati alla routine di tutti i giorni, è molto gratificante. Anche solo e semplicemente poter metter nero su bianco qualche pensiero, sparso qua e là, fra le ricette, mi aiuta sicuramente ad affrontare le "corse" quotidiane con più leggerezza....
Ma ecco la mia personale classifica
1. il post più letto: La crostata che aspetta Natale
Probabilmente perchè inaugura il periodo natalizio, forse perchè trasmette dolcezza: in effetti questa crostata è una vera tentazione.....:-)

2. Il post più impegnativo: Ravioli di castagne con carciofi
Con questa ricetta ho partecipato al contest della Cucina Italiana : Castagne al Desco. Per ora il mio primo ed unico contest. E' stato molto impegnativo, soprattutto perchè ho dovuto fotografare tutta la preparazione e fare una selezione delle foto....Ovviamente non sono arrivata tra le finaliste, ma partecipare è stato comunque molto stimolante!!!



3. Il post a cui sono più legata: Venerdì? Pizza!
Questa pizza tutta casalinga rappresenta un momento irrinunciabile per la mia famiglia: riunirsi per la pizzata del venerdì. E se qualche volta salta l'appuntamento, lo si rinvia semplicemente, ma non ci si rinuncia mai!!!


4. Il post che mi ha sorpreso: Muffins soffici soffici al profumo d'arancia
Mi hanno sorpresa questi muffins, semplicemente perchè erano realmente soffici e profumati. Peccato che nella foto fosse impossibile riprodurre queste caratteristiche!!! E' stata la seconda volta, in assoluto, che mi sono cimentata in questa preparazione. Un consiglio? Provateli e mi direte......


5. Il post più esotico: Tris di hummus

Nel realizzare questa ricetta ho realmente dato sfogo alla fantasia e il risultato è stato molto....stuzzicante!!! Chiedo perdono all'hummus originale!!!

6. Il post più appagante per la vista: Crema di zucca dolce-amara...
Amo molto minestre, creme e zuppe in genere e realizzare questa crema mi è piaciuto molto, soprattutto per l'accostamento di vari sapori: il dolce della zucca, l'amaro del radicchio, la freschezza del pomodoro ed il sapore intenso del parmigiano. Il tutto si è amalgamato molto piacevolmente. Anche da un punto di vista cromatico!

7. Il post che mi ama di più: Le lasagne della domenica

Perchè le ha realizzate la mia cara mamma, perchè mi ricordano una vita intera, perchè si tramanderanno e vivranno per sempre!!!! Grazie mamma!

domenica 20 novembre 2011

Ravioli di castagne con carciofi e burro mandorlato

E' decisamente tardi...ma volevo assolutamente postare questa ricetta, con cui partecipo al contest della Cucina Italiana (vedi spazio a destra nella pagina). Ho passato quasi tutto il pomeriggio in cucina e le mie povere ossa sono veramente a pezzi!!! Domani, promessa solenne, riposo e niente ricette, anche perchè la mia linea sta iniziando a risentirne!!! Con l'età che avanza è di fondamentale importanza tenere sotto controllo tutto, dal colesterolo alla glicemia, dai segni sul viso (mi pare che le chiamino rughe, ma io no, non le conosco....voi sì???) ai capelli bianchi che si moltiplicano senza controllo e soprattutto senza chiedercelo......Ma che ne dite se torniamo alla ricetta?


giovedì 17 novembre 2011

"S" come solidarietà............

Questo non è un post qualsiasi, ma il mio modestissimo contributo per chi ha vissuto la devastazione. Non mi dilungherò a commentare quanto successo in Liguria, anche perché credo che di fronte al dolore ed alla morte si debba mostrare, prima di tutto, rispetto. Non ci sono parole per descriverli, né per commentarli. Chi li vive, suo malgrado e senza aver potuto scegliere, deve affrontarli....Proviamo, per un attimo, a dare un filo di speranza a quei bambini che sognano ad occhi aperti di rivedere "il sole" e di poter tornare a sorridere. Questi semplici biscottoni vorrei donarli a loro, simbolicamente e materialmente per il progetto della nostra amica Melagranata, nella speranza che si possa centrare l'obiettivo.