domenica 8 marzo 2015

Insalata di quinoa


8 marzo: Festa della donna. In effetti, al di la' di ogni ragionevole ipocrisia e considerata la reale condizione delle donne, vorrei capire cosa ci sia da festeggiare. D'accordo: e' una ricorrenza storica, una commemorazione di tutto rispetto e che racchiude in se' non un solo significato. Ma pur trovandomi d'accordo sulla necessita' di onorare un fatto di cronaca passata che ha sicuramente segnato una svolta nell'approccio femminile verso un contesto sociale non paritario, non vedo grossi cambiamenti rispetto a quarant'anni fa. Mi ricordo, da bambina, che mia mamma era la prima ad alzarsi la mattina e l'ultima ad andare a dormire. Che, bene o male, facevano capo a lei tutte le incombenze quotidiane legate a figli, casa, scuola, ecc, ecc. Che, pur avendo voluto cercare una collocazione professionale fuori casa, ahime', ha dovuto rinunciare. A quello, come a tanto altro, che sembrerebbe quasi banale elencare. Rinunciare, perche'? Semplicemente per evitare che gli equilibri che, in tanti anni di duro lavoro tra le mura domestiche, aveva creato con dedizione e senso del dovere, andassero a farsi benedire. Gia', in fondo non era "necessario" che andasse a lavorare anche lei, poteva pensarci papa'. E son passati gli anni e lei, moglie e mamma, ha costruito la sua vita intorno a quanto era opportuno fare e non basandosi su quello che le sarebbe piaciuto. Oggi cosa cambia rispetto ad allora? Niente, forse tutto, nel senso che cambiano i contesti, i modi, ma il risultato e' quello. Cerchiamo da decenni un'emancipazione che ci continua a costare troppo cara, rispetto a quello che ci ha permesso di realizzare. Parita'? Macche', semplicemente ci siamo tirate addosso il peso di quanto agli "altri" risulta troppo scomodo gestire. Ora, come allora, siamo noi le destinatarie finali di tutti i guai che altrove non sono graditi e vengono ignorati, dalla notte dei tempi. In tutto questo dovremmo essere profondamente orgogliose di lottare ancora per un ideale che appartiene solo al nostro complicato modo di essere donne. Festeggiare, per cosa? Vivere in modo piu' consapevole sarebbe forse meglio.
E, a proposito di coerenza, torno ad un alimento curioso di cui vi ho gia' parlato tempo fa: la quinoa. Splendido vegetale, conosciuto da poco sulle nostre tavole. Che sembra un cereale, ma non lo e'. Che sembra insipida ed invece ha un sapore che sorprende. Che chissa' quanto e' complicato cucinarla e invece no. Proprio come una donna, rischia di essere fraintesa, invece e' tutt'altro che complicata.
Anche per questo da' il meglio nelle preparazioni semplici.
Ecco una ricettina veloce veloce: