Buona sera! Oggi è ufficialmente arrivato il gelo invernale. Questa mattina il termometro segnava -2,5°. Avete capito bene, ma qui, diciamolo, è la norma in inverno. O, per lo meno, era la norma, fino a circa una ventina di anni fa. Ai miei tempi (nel secolo scorso, pensate!!), quando ero piccina, in inverno nevicava parecchio: la mattina ricordo che mio papà e gli altri del condominio dovevano alzarsi di buon'ora per spalare la neve che, non raramente, riusciva addirittura a sommergere letteralmente le auto. Scavavano una sorta di tunnel, attraverso il quale potersi avventurare "allegramente" alla ricerca della strada principale! E per noi bimbi era una festa! Si giocava a palle di neve e si dava vita a bellissimi pupazzi! Eh sì, al tempo era possibile....Mentre ora, qui ai piedi delle Alpi, la neve in inverno riusciamo ad ammirarla solo dal basso...da fondo valle. Nel senso che le nevicate sono abbastanza sporadiche e se ne cade qualche centimetro in più, tutto si paralizza. E pensare che una volta eravamo l'orgoglio del Paese: organizzati ed efficienti. Ora ci siamo praticamente standardizzati rispetto alla media italiana. Rispecchiamo anche noi i luoghi comuni che ci vedono spesso protagonisti di sfottò e vicende tutt'altro che rispettabili. Dicono che la città di Bolzano sia la più vivibile d'Italia....Sarà, ma credo che gli autori della statistica qui in Alto Adige non abbiano mai provato a viverci. Qui chi vive il quotidiano e con quello deve resocontare, non è poi tanto felice di tutti i salti mortali che si è costretti a fare per rapportarsi agli elevati standard che tutti ci hanno appioppato! Parlo del costo della vita ed è proprio quello che sta mietendo vittime più dell'influenza stagionale. Come nel resto d'Italia, anche noi stiamo vivendo, nostro malgrado, una sorta di incubo, da cui sembra non si riesca più ad uscire. Noi ci proviamo, ma tenere incollata addosso un'etichetta di "benestanti" che non siamo, non è per niente semplice. Qualcuno di voi sarà venuto quassù, tra Mercatini e gite in montagna e si sarà reso conto che la media dei prezzi non è certo "popolare". Eppure gli stipendi degli altoatesini sono tali e quali quelli dei marchigiani o dei pugliesi.....Potreste anche zittirmi, parlandomi di disoccupazione, mafia, soprusi e difficoltà varie che affliggono i nostri connazionali, quelli meno fortunati di noi. Ma forse pochi sapranno che qui, da noi "privilegiati", i soprusi assumono forme diverse, di classe e non sbandierati ai quattro venti, ma custoditi pericolosamente sotto una maschera di perbenismo e ipocrisia. E' tutto questo che sta facendo lentamente affondare anche noi, ci sta defraudando dell'orgoglio nazionale e ci sta portando verso una deriva che forse era evitabile. E' ancora evitabile, se qualcuno, lassù, aprirà occhi e bocca e allontanerà i nostri gentilissimi carnefici da quelle poltrone di pelle umana. Una volta per tutte.
Scusate lo sfogo, ma è uscito così, di getto....come una nevicata a ciel sereno! Torniamo alla ricetta di stasera. Bisogna considerare che il tartufo è facilmente deperibile e quindi dev'essere consumato entro pochi giorni. Una settimana circa. Neanche a dirlo, qui è durato un paio di giorni, anche perchè non era un chilo, neanche un etto.....e ci mancherebbe, con la crisi che c'è.....!!!! E poi è impossibile resistergli.....per cui eccolo qui, un'altra volta, poi basta, giuro.......non ce n'è più!!!!!!!!!!!!!!!